Grandi Maestri
Oggi il Senato con un breve discorso del Presidente Grha fatto gli auguri al collega senatore Sergio Zavoli per il suo 90° compleanno. Ho appena compiuto 36 anni, penso che l'incontro tra le generazioni e il riconoscimento di maestri sia un valore in un'epoca in cui tra le tante mode spicca anche il giovanilismo. Maestro di giornalismo, scrittore, poeta, Zavoli è stato ricordato per il suo lavoro televisivo, trasmissioni in cui la complessità viene resa accessibile anche al grande pubblico, ma mai banalizzata, dove pensiero e discernimento diventano coscienza e consapevolezza con l'obiettivo di non offrire verità precostituite all'ascoltatore, ma di suscitare in lui la riflessione e il pensiero critico che sono le basi di una vera e piena informazione.
Zavoli in questo rappresenta un'epoca che mai come oggi pare lontana. Non sono facile alla nostalgia, non è questo il punto. Ma quanto bisogno avremmo di una Politica che torni ad essere Cultura. Di informazione che dia strumenti per comprendere. Zavoli sostiene che una delle fragilità maggiori del nostro tempo è confondere il pluralismo con la sommatoria delle faziosità. Quanto è vero. La tutela dei beni culturali, la promozione della cultura in tutte le sue forme, la salvaguardia della memoria storica, la valorizzazione professionale dei talenti giovanili sono gli impegni in questi anni della sua attività di parlamentare. Il suo impegno politico si colloca perfettamente lungo il suo percorso professionale e di vita, perché la cultura non è mai un'avventura del singolo, ma sempre una strada comune da percorrere. Cultura e politica alimentano e forgiano la comunità. La politica, come scriveva don Milani, «è uscirne insieme». Mi ha colpito, nelle parole del Presidente Grasso, l'accostamento di Zavoli con il famoso scritto di Vittorio Emanuele Orlando, «Il parlare in Parlamento», che rispetto all'istituzione parlamentare affermava: «Non possiamo non sentirci inferiori, tutti, alla nobiltà di esso. Tutti dobbiamo sentire che non ne siamo abbastanza degni. Ma a questa inferiorità possiamo in parte riparare con un amore intenso ed una devozione assoluta». Molti oggi farebbero bene a rileggerselo.