Democrazia è riconoscere le ragioni dell'altro
Può sembrare un dettaglio ma è inquietante che, su fronti opposti, nell'ultima campagna elettorale si siano giudicati due grandi artisti non in base alla loro arte, che può piacere o meno, ma in base al fatto che abbiano preso delle posizioni più o meno condivise a sostegno del proprio o di un altro schieramento. E chi scopre che un artista non è d'accordo con lui allora inizia ad insultarlo, a dargli del venduto, a denigrare la sua arte.
È pericoloso. È il seme della violenza che inizia dalla concezione dell'altro. Dall'idea di annullare l'altro. Poi finisce che qualcun l'altro lo annulla davvero.
La Politica avrebbe bisogno di recuperare un rispetto per l'altro, il confronto.
Esistono programmi, idee, valori contrapposti. Una visione diversa, alternativa della città, del Paese.
L'idea che da una parte esistano i buoni e dall'altra i cattivi, da una parte i capaci ed dall'altra gli incapaci, da una parte gli onesti e dall'altra i delinquenti è pericolosa, violenta.
Anche per questo serve riscoprire la differenza tra destra e sinistra, che esiste, non è superata.
Chi dice che non esistono più la destra e la sinistra pensa che da un lato ci stanno i buoni dell'altra i cattivi da eliminare. Un'idea fondamentalmente fanatica, settaria, pericolosa e violenta ...