Nuove norme per i reati contro l'ambiente
Approvato il provvedimento sui delitti ambientali che rafforza l’azione penale in ambito ambientale. Renderà più efficace il contrasto alle illegalità e alle ecomafie, adeguando il codice penale alla normativa europea in materia. Tra i punti qualificanti del testo unificato l’introduzione di nuovi reati a partire da quello di disastro ambientale. Introdotti anche i delitti di inquinamento ambientale, traffico di materiale radioattivo e impedimento di controllo, l’introduzione dell’aggravante per chi commette reati ambientali in forma associativa e del ravvedimento operoso, le disposizioni per la confisca del profitto generato dal reato ambientale e l’obbligo al ripristino dei luoghi in caso di condanna o patteggiamento.
Ecco, in sintesi, le principali novità:
- AGGRAVANTE ECOMAFIOSA. In presenza di associazioni mafiose finalizzate a commettere i delitti contro l’ambiente o a controllare concessioni e appalti in materia ambientale scattano le aggravanti. Aggravanti, peraltro, sono previste anche in caso di semplice associazione a delinquere e se vi è partecipazione di pubblici ufficiali o incaricati di pubblico servizio.
- SCONTI PENA. Pene ridotte da metà a due terzi nel caso di ravvedimento operoso: Ossia se l’imputato evita conseguenze ulteriori, aiuta i magistrati a individuare colpevoli o provvede alla bonifica e al ripristino.
- RADDOPPIO PRESCRIZIONE. Per i delitti ambientali i termini di prescrizione raddoppiano. Se poi si interrompe il processo per dar corso al ravvedimento operoso, la prescrizione è sospesa.
- OBBLIGO CONFISCA. In caso di condanna o patteggiamento della pena è sempre ordinata la confisca dei beni che costituiscono il prodotto o il profitto del reato e delle cose servite a commetterlo o comunque di beni di valore equivalente nella disponibilità (anche indiretta o per interposta persona) del condannato.
- CONDANNA AL RIPRISTINO. Il giudice, in caso di condanna o patteggiamento della pena, ordina il recupero e dove tecnicamente possibile il ripristino dello stato dei luoghi a carico del condannato.
- GIUSTIZIA RIPARATIVA. In assenza di danno o pericolo si rafforza per le violazioni amministrative e le ipotesi contravvenzionali previste dal codice dell’ambiente l’applicazione della ‘giustizia riparativa’ puntando alla regolarizzazione attraverso l’adempimento a specifiche prescrizioni. In caso di adempimento il reato si estingue.
- COORDINAMENTO INDAGINI. In presenza dei delitti contro l’ambiente (‘reati spia’), il pm che indaga dovrà darne notizia al procuratore nazionale antimafia.