Presidente, colleghi, signori del Governo,
io credo che il ricco dibattito di questa mattinata chieda con forza un cambio di rotta radicale, e credo che questo cambio di rotta fosse contenuto nelle parole del Presidente del Consiglio quando parla della cultura come motore e moltiplicatore dello sviluppo.
E quando noi diciamo sviluppo, intendiamo sviluppo economico ma soprattutto e innanzitutto sviluppo civile, perché, come è stato detto, la cultura è il tassello della democrazia, è la priorità, è la chiave per darci gli strumenti per interpretare questa difficile modernità, per decriptare i messaggi che ci arrivano, per comprendere, scegliere, per deliberare; questo è il motore di fondo di tutte le scelte: della scuola, della cultura e dell'investimento sui beni culturali; noi crediamo sia una chiave democratica di emancipazione, di liberazione delle energie delle persone.